ANIME FERITE
Témenos di armonia interiore e co-creazione
Témenos di armonia interiore e co-creazione
Il concetto olistico di benessere si basa su una nuova metafisica che supera sia il modello materialistico (in base al quale la materia dà luogo alla mente), che quello dualistico (in base al quale materia e mente fanno parte di contesti separati, da studiare con strumenti diversi). Questa nuova metafisica, definita da Barbara Ann Brennan come monismo trascendentale, postula che la materia prima dell’universo sia la coscienza, mentre la materia-energia deriverebbe dalla coscienza stessa.
Assumendo il monismo trascendentale come base di partenza, il concetto olistico di ben-essere implica l’allineamento tra la nostra essenza e tutte le sue derivazioni successive, ovvero mente, emozioni e corpo. Il disagio e la malattia sono una conseguenza diretta del fatto che la nostra essenza viene bloccata e non può esprimersi compiutamente a tutti i livelli. Il disagio indica pertanto una separazione tra il nostro modo di manifestarci nel mondo e la nostra essenza. Disagio e malattia sono quindi un segno di una separazione che vuole essere sanata.
Il sistema di bilanciamento di ogni individuo agisce tuttavia per ristabilire un equilibrio ogni qual volta necessario. Questa azione benefica opera sia all’interno dei “confini” del nostro sistema energetico che all’esterno, consentendoci di mantenere l’equilibrio anche con tutto ciò che ci circonda. Tuttavia in determinate condizioni tale equilibrio viene alterato, sostanzialmente a causa dell’interruzione dei flussi di comunicazione tra le nostre diverse dimensioni. Per esempio, se il corpo ha bisogno di riposo invia dei messaggi, prima sotto forma di vago malessere o semplice sensazione di stanchezza, poi, se il primo messaggio è rimasto inascoltato, sotto forma di dolore. Spesso questi messaggi rimangono però inascoltati a causa di un atteggiamento di negazione, che è, appunto, il segnale dell’interruzione delle comunicazioni e della “leale collaborazione” tra mente, emozioni e corpo.
Il disagio psico-fisico può essere letto anche come esperienza di vita, che porta con sé un insegnamento importante che l’individuo ha bisogno di far suo attraverso l’esperienza di dolore. La sofferenza ci costringe, infatti, a interrompere i ritmi di una quotidianità nella quale ci lasciamo a volte poco spazio per l’ascolto, la riflessione e il riallineamento di abitudini e azioni con il nostro scopo di vita. E’ il momento nel quale siamo portati a fermarci, a riflettere, a cambiare. Il momento dei bilanci e dei nuovi propositi. Il momento delle decisioni coraggiose, difficili se non impossibili finché ci appoggiamo a una routine a volte grigia ma rassicurante.
Il benessere olistico può essere preservato preventivamente con una serie di trattamenti naturali che vanno ad agire sul sistema energetico della persona (chiakra, piani aurici…) o direttamente sul corpo, in grado di favorire in modo dolce l’azione del sistema di bilanciamento e quindi il ri-equilibrio delle varie componenti del nostro essere.
I trattamenti olistici non sono trattamenti terapeutici e non sostituiscono in alcun modo le cure tradizionali (medicina allopatica), né l’intervento di uno psicologo o di uno psichiatra quando necessario. Si tratta di coaudiuvanti del benessere, utilizzati a scopo preventivo o come supporto energetico per superare momenti di stanchezza o di dubbio.
Tra le tecniche elencabili troviamo: